Proprio io e solo io

Imparare a conoscersi e a mostrarsi per quello che si è davvero è un’arte, una sfida, una missione pressochè impossibile. Mille anni fa non avevo paura di nulla, è vero, erano mille anni fa e io di anni ne avevo davvero pochi, ma la vita era semplice e sembrava che niente potesse scalfirla. Ero io, proprio io, sempre e comunque, da mattina a sera, con chiunque mi trovassi davanti. Ero puramente me stessa senza fronzoli, paletti, mancanze, senza lati da oscurare per paura di non essere apprezzata, senza la folle paura che tutto potesse cambiare. Poi la vita ce la mette tutta per farti capire che non gira proprio tutto come credevi, pensavi, speravi. E ti ritrovi a fare i conti con tutta una serie di paure, blocchi emotivi, timori, che nemmeno immaginavi potessero esistere. Sei lì, spavaldo e invincibile e un attimo dopo, la terra trema sotto i tuoi piedi e ti fa capire chiaramente che sei una nullità e che non hai potere decisionale nemmeno sul colore di calzini che indosserai il giorno seguente. Credi di essere il centro del mondo, del tuo mondo, perlomeno, ma se non urli non ti si sente, se non canti, non si girano a guardarti, se la notte tremi, non c’è nessuno che ti possa confortare. Allora capisci che sei sola in un mondo pieno di gente e decidi che le strade sono due: o soccombi e continui a tremare, perdendoti tutto il bello che c’è, o fai un bel sospirone e ricominci a cantare, a volte anche a sproposito, l’importante è cantare. Non è che funzioni proprio sempre eh, ci sono mattine in cui hai voglia a cantare, potresti anche intonare tutte le canzoni dalla prima all’ultima senza dimenticarne nemmeno una, ma col cazzo che ingrani la marcia giusta. E a quel punto che si fa? Indossi un bel vestito, che non è bello perchè è bello, ma è bello perchè ti fa sentire bene, e ti appiccichi sulla faccia il tuo migliore sorriso e sfidi chiunque a dire che dietro a quel sorriso possa esserci dell’altro. Il segreto sta lì, nel sorriso. Non importa se hai una faccia da schiaffi o il viso più bello del mondo, perchè il segreto sta in quel sorriso. Dietro ai denti, alle labbra, c’è un mondo di complicazioni che nemmeno si può immaginare. C’è il bisogno di sentirsi amati, c’è l’autostima che va in altalena, c’è l’insicurezza di chi la terra sotto i piedi l’ha sentita tremare troppo presto e troppe volte, c’è un pezzettino che manca, c’è la paura di stare male, di morire, di scomparire, di non essere mai quello che vorresti, di perdersi qualche altro pezzo, c’è una mente che gira, un cuore che a volte vorrebbe battere da un’altra parte, almeno per un giorno, c’è la risata più grassa del mondo, c’è un vaffanculo grande come un macigno, che pesa e sta lì, ci sono parole che non possono uscire e altre che non devono uscire, ci sono compleanni passati, regali mai pervenuti e desideri inespressi. C’è una persona diversa da quella che gli altri vedono, c’è una ballerina, una maestra, una punkabbestia, una scrittrice, una pagliaccia, una pazza che a volte vorrebbe mollare tutto e scappare per qualche giorno, non perchè quello che ha non le piaccia, ma semplicemente perchè lei è anche più e altro e dirlo sembra sbagliato ma non lo è. Ci sono così tanti noi ,in noi, che se li mostrassimo tutti la popolazione duplicherebbe e sarebbe davvero un casino e non ci staremmo più su questa pazza terra incasinata. E allora forse è meglio infilare un pò di noi nel solito cassetto delle cose non dette e non fatte, indossare quel bel sorriso che tutto può e fottere il mondo e anche un pò noi stessi dopotutto, fingendo ogni tanto di essere quel che non siamo, o meglio, essendo qualcosa in meno di quello che siamo, che è peggio, come diceva saggiamente Quattrocchi.

Oggi camminavo da sola in un tristerrimo centro commerciale e pensavo che in quel momento lì ero proprio io quella che vedevo riflessa nelle vetrine, con tutto il brutto e il bello che ci può essere dentro di me. Camminavo e sorridevo, da sola come una cretina, pensando a quei dieci minuti in cui ero proprio io e solo io, e domandomi come mai non lo riesca a fare più spesso.